Una possibile coalizione - Aceb_PugliaBasilicata

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Coalizione sociale,

Landini lancia il manifesto. 

Roberto Ciccarelli, ROMA, 11.4.2015

La coalizione sociale sarebbe dunque il risultato di un «agire condiviso», «fuori e non in competizione» con i partiti. Probabilmente la precisazione serve a raffreddare le reazioni della «sinistra Pd» o dei Cinque Stelle, che vedono con insofferenza l’esperimento di Landini. Si punta a fare coalizione con tutti i lavoratori, precari e «nuovi poveri» con la partita Iva, sul «territorio» e «nei luoghi di lavoro», non tra gli schieramenti.
All’incontro hanno partecipato associazioni come Act, movimenti come il Forum dell’acqua e centri sociali dell’Emilia Romagna. È intervenuto anche Stefano Rodotà che ha ribadito il giudizio contro la «zavorra» dei partiti. Una posizione, ha ammesso, che ha innervosito molti nei partiti. A suo avviso la «coalizione sociale» ha «una carica polemica positiva»: registra la crisi della rappresentanza della politica e intende restituire rappresentanza sociale e politica al lavoro. Per Rodotà questa è la base di un’altra cultura e agenda politica da sottoporre anche a chi, nei partiti, è sensibile ai beni comuni o alla proposta di legge d’iniziativa popolare per eliminare il pareggio di bilancio in Costituzione.



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