Lettera aperta collehgio pastorale - Aceb_PugliaBasilicata

Cerca
2006/2024 -  ANNO XVIII  26 novembre  2024
"Portate i pesi gli uni degli altri e adempirete così la legge di Cristo" (Galati 6:2)
Vai ai contenuti

Menu principale:

SALUTE > ARTICOLI IN PRIMA PAGINA

Lettera aperta del Collegio Pastorale alle Chiese battiste italiane
in riferimento all’aggressione dell’Ucraina e ai tanti altri conflitti armati

46a Assemblea Generale dell’Ucebi - Pomezia 22-25 Aprile 2022 - Care Chiese, anche in questo tempo segnato da profonde divisioni violente, abbiamo il compi-to di continuare ad annunciare lo scandaloso Evangelo della pace, che fa da controcanto alla voce di chi, in nome di Dio, vuol giustificare l’ingiustificabile, persino l’abominio della guerra. La parola "evangelo" stride contro la cattiva notizia predicata e professata da troppe persone in questi giorni segnati dalla prepotenza e dalla propaganda. Annunciare la conversione dei cuo-ri, della società, del linguaggio, dell’economia e dell’industria, soprattutto quella bellica, per noi significa rispondere coerentemente a una vocazione che ci ha accompagnato nel cammino di discepolato cristiano ormai da tanti decenni. In Gesù Dio ha eletto il mondo, destinandolo ad essere il luogo in cui la forza dell’amore ha l’ultima parola.
Questa decisione di Dio si è manifestata come solidarietà verso gli ultimi e le ultime della terra, fino alla croce, superando la morte con la vita manife-statasi nella Risurrezione di Cristo. È da qui che sentiamo di ripartire, anche oggi.
 
Sebbene non ci sia una risposta facile per la gestione di conflitti armati in cui le radici aggrovigliate della violenza finiscono per essere inghiottite dal fango delle mezze verità, sentiamo di essere chiamati/e a rimanere saldamente al servizio della verità della Buona Notizia, sottraendoci alle tifoserie che cieca-mente offrono una cassa di risonanza alle false notizie di questo mondo. Come possiamo far no-stra la parola di Gesù che nel racconto della Passione riecheggia incessantemente attraverso i secoli: "Rimetti la spada nel fodero" (Gv 18,11)?
 
Noi rinnoviamo il nostro impegno al servizio nelle chiese per resistere ad ogni forma di violenza, affermando la speranza di un mondo libero dalla guerra e dalla minaccia dell’uso delle armi di distruzione di massa e denunciando la follia di una nuova corsa al riarmo e di uno scandaloso incremento delle spese militari.
Sia in riferimento all’aggressione dell’Ucraina, sia a tanti altri conflitti armati ancora sanguinanti, chiediamo perdono a Dio per non avere ancora imparato a vivere pienamente come fratelli e sorelle. Ringraziamo il Signore per tutti i gesti di accoglienza e di soccorso di tutti e tutte coloro che si adoperano per la pace, nonostante la retorica dell’odio.
 
Chiediamo a Dio il coraggio di chiamare le cose per nome: ogni forma di razzismo e di discrimi-nazione non è più tollerabile; ogni nazionalismo e ogni identitarismo non sono più tollerabili; non sono tollerabili la povertà, le guerre, la costruzione di muri, un’economia che distrugge l’am-biente per gli interessi economici che per giunta arricchiscono una piccola minoranza; non è tollerabile la recrudescenza di leggi, sanzioni, incarcerazioni, anche in paesi detti democratici, atti a colpire le voci dissidenti e coloro che difendono i diritti umani.
 
Quando Martin Luther King denunciò la guerra in Vietnam, rispose alla critiche che gli furo-no rivolte con le seguenti parole: «Si dà il caso che io sia un mini-stro dell’evangelo. Sono il pasto-re di una chiesa e come tale svolgo un ministero pastorale oltre una funzione profetica, e nel ruolo profetico devo costan-temente parlare delle questioni morali dei nostri giorni, che vanno ben oltre i diritti civili».
 
Noi ministri e ministre del Collegio, riuniti/e nella 46° Assemblea generale dell’Unione Battista, rinnoviamo il nostro impegno con ogni chiesa locale, nella convinzione che insieme siamo chiamati/e a coltivare la speranza di cui il mondo ha bisogno, a essere testimoni al servizio della pace, della giustizia e della salvaguardia del creato, sia con la predicazione, sia con atti concreti di accoglienza e di cura.
 
In Cristo, i ministri e le ministre del Collegio pastorale battista

 

 
 
Torna ai contenuti | Torna al menu