Giosuè1:8 - Aceb_PugliaBasilicata

Queste parole sono indirizzate a Giosuè, il successore di Mosè, chiamato da Dio a un compito di straordinaria portata: guidare il popolo di Israele nella terra promessa. Affrontare una responsabilità così imponente richiede non solo forza fisica, ma anche una forza interiore, una coraggiosa risolutezza che va oltre le capacità umane. E qui, nel cuore di questa missione, Dio affida a Giosuè una preziosa ricetta per il successo: essere forte e coraggioso, e meditare continuamente sulla sua legge.

La parola "meditare", ci offre un'immagine di un dialogo costante con la Parola di Dio. Non è un esercizio isolato o riservato a determinati momenti della giornata, ma un impegno a portare la legge del Signore con noi in ogni aspetto della nostra esistenza. Meditare giorno e notte non è confinato a una stanza chiusa, ma si manifesta nella costante riflessione della Parola di Dio nella nostra mente, nella nostra bocca, nelle azioni quotidiane.

Significa sussurrare le parole del nostro Signore a noi stessi, ripeterle con la voce, e ancorarle nella nostra anima. È un modo di essere, un continuo dialogo con Dio che ci accompagna ovunque andiamo. In questo modo, la Parola diventa parte integrante della nostra identità, modellando i nostri pensieri, plasmando il nostro carattere, guidando le nostre scelte.

Meditare sulla Parola del Signore è un mezzo attraverso il quale ci avviciniamo a Dio, rafforza la nostra fede e la nostra connessione spirituale. Come ha fatto Giosuè, che è stato saldo nella sua fede e coraggioso nelle sfide.

Essere costanti nella lettura e nella meditazione della Parola del Signore ci mantiene robusti alle tempeste della vita. Ci rende forti nella fede, pronti ad affrontare le sfide con la consapevolezza che la Parola del Signore è sempre con noi come una spada e uno scudo. La sua verità ci sostiene quando siamo tentati, ci guida quando siamo smarriti, e ci ispira quando siamo stanchi.