TILC - ATTI 18 - Aceb_PugliaBasilicata

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2006/2024 -  ANNO XVIII  8 ottobre 2024
"Portate i pesi gli uni degli altri e adempirete così la legge di Cristo" (Galati 6:2)
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N.T.
 


(Testo TILC)


Atti degli apostoli:

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ATTI DEGLI APOSTOLI
Capitolo
18


Paolo nella città di Corinto

 1Dopo questi fatti, Paolo lasciò Atene e andò a Corinto. 2In quella città trovò un Ebreo che si chiamava Aquila, nato nella provincia del Ponto. Con Priscilla sua moglie, era appena arrivato dall'Italia, perché l'imperatore Claudio aveva espulso da Roma tutti gli Ebrei. Paolo andò a casa loro e, 3siccome faceva lo stesso mestiere, rimase con loro e li aiutava a fabbricare tende. 4Ogni sabato però andava nella sinagoga, si metteva a discutere, e cercava di convincere tutti, Ebrei e Greci.
   5Poi arrivarono Sila e Timòteo dalla Macedonia: allora Paolo si dedicò soltanto alla predicazione. Di fronte agli Ebrei egli sosteneva che Gesù è il Messia mandato da Dio. 6Gli Ebrei però gli facevano opposizione e lo insultavano. Allora Paolo si stracciò le vesti in segno di sdegno e disse loro: "Se non vi salverete è colpa vostra: io ho fatto tutto quello che potevo! D'ora in poi mi rivolgerò a quelli che non sono Ebrei".
   7Quindi Paolo lasciò la sinagoga e andò in casa di un tale che si chiamava Tizio Giusto: era un Greco che seguiva la religione ebraica e la sua casa si trovava vicino alla sinagoga. 8Crispo, il capo della sinagoga, credette nel Signore insieme con tutti i suoi familiari. Anche altri abitanti di Corinto ascoltarono quello che Paolo diceva, e così credettero e si fecero battezzare.
   9Una notte il Signore apparve in sogno a Paolo e gli disse: "Non aver paura! Continua a predicare, e non tacere, 10perché io sono con te! Nessuno potrà farti del male. Anzi, molti abitanti di questa città appartengono già al mio popolo".
   11Paolo rimase a Corinto un anno e mezzo, e annunziava loro la parola di Dio.
   12Mentre Gallione era governatore romano della provincia dell'Acaia, gli Ebrei insorsero in massa contro Paolo: lo presero e lo portarono davanti al tribunale, 13dicendo: "Quest'uomo cerca di convincere la gente ad adorare Dio in modo contrario alla Legge".
   14Paolo stava per rispondere, ma Gallione disse agli Ebrei: "Se si tratta di un delitto o di una colpa grave, o Ebrei, è giusto che vi ascolti. 15Ma visto che si tratta di sottigliezze dottrinali della vostra Legge, arrangiatevi da soli! Io non voglio essere giudice in queste faccende".
   16Così li fece uscire dal tribunale. 17Allora tutti afferrarono Sòstene, capo della sinagoga, e si misero a picchiarlo davanti al tribunale. Gallione però non volle interessarsi di queste cose.

         Paolo lascia la Grecia
   18Paolo rimase a Corinto ancora un po' di tempo. Poi salutò i cristiani di quella città e si imbarcò verso la provincia della Siria, insieme a Priscilla e Aquila. Siccome aveva fatto un voto, a Cencre si era fatto tagliare del tutto i capelli.
   19Quando arrivarono nella città di Efeso Paolo si separò dai due coniugi. Entrò nella sinagoga e si mise a discutere con gli Ebrei. 20Essi lo pregarono di rimanere più a lungo, ma Paolo non accettò. 21Tuttavia li salutò dicendo: "Se Dio vorrà, tornerò da voi un'altra volta".
   Da Efeso si imbarcò 22per Cesarèa. di qui andò a salutare la comunità di Gerusalemme, poi discese ad Antiòchia. 23In questa città Paolo rimase per un po' di tempo. Di là partì di nuovo e attraversò una dopo l'altra le regioni della Galazia e della Frigia. Dappertutto egli rafforzava i discepoli nella fede.

         Apollo predica nella città di Efeso

   24A Efeso in quei giorni arrivò un Ebreo, un certo Apollo, nato ad Alessandria d'Egitto. Parlava molto bene ed era esperto nella Bibbia. 25Apollo era già stato istruito nella dottrina del Signore; predicava con entusiasmo e insegnava con esattezza quello che riguardava Gesù; egli però conosceva soltanto il battesimo di Giovanni il Battezzatore.
   26Con grande coraggio Apollo cominciò a predicare nella sinagoga. Priscilla e Aquila lo sentirono parlare: allora lo presero con loro e lo istruirono più accuratamente nella fede cristiana.
   27Apollo aveva intenzione di andare in Grecia; i fratelli lo incoraggiarono e scrissero ai cristiani di quella provincia di accoglierlo bene. Appena arrivato, Apollo, sostenuto dalla grazia di Dio, si rese molto utile a quelli che erano diventati credenti. 28Egli infatti sapeva rispondere con sicurezza alle obiezioni degli Ebrei e pubblicamente, con la Bibbia alla mano, dimostrava che Gesù è il Messia promesso da Dio.

 
 
 
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