TILC - ATTI 4 - Aceb_PugliaBasilicata

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2006/2024 -  ANNO XVIII  8 ottobre 2024
"Portate i pesi gli uni degli altri e adempirete così la legge di Cristo" (Galati 6:2)
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N.T.


(Testo TILC)


Atti degli apostoli:

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ATTI DEGLI APOSTOLI
Capitolo
4


Pietro e Giovanni davanti al tribunale
 1Pietro e Giovanni stavano ancora parlando al popolo, quando arrivarono i sacerdoti e i sadducei insieme al comandante delle guardie del Tempio. 2Essi erano molto irritati per il fatto che gli apostoli insegnavano al popolo, e in particolare perché annunziavano che Gesù era risuscitato e che quindi i morti risorgono. 3Perciò li arrestarono e li gettarono in prigione fino al giorno successivo, perché ormai era sera. 4Tuttavia, molti di quelli che avevano ascoltato la predicazione degli apostoli credettero, e la comunità dei credenti aumentò di numero fino a circa cinquemila persone.
   5Il giorno dopo a Gerusalemme si radunarono i capi degli Ebrei e del popolo e i maestri della Legge. 6Erano presenti anche Anna, sommo sacerdote, e Caifa, Giovanni e Alessandro, e quanti appartenevano alla famiglia del sommo sacerdote.
   7Fecero venire gli apostoli e incominciarono a interrogarli: "Da dove o da chi avete ricevuto il potere di far questo?".
   8Allora Pietro, pieno di Spirito Santo, rispose loro: "Capi del popolo e anziani di questo tribunale, ascoltatemi. 9Voi oggi ci domandate conto del bene che abbiamo fatto a un povero malato e volete sapere come mai quest'uomo ha potuto essere guarito. 10Ebbene, una cosa dovete sapere voi e tutto il popolo d'Israele: quest'uomo sta davanti a voi, guarito, perché abbiamo invocato il nome di Gesù Cristo, il Nazareno, quel Gesù che voi avete messo in croce e che Dio ha fatto risorgere dai morti. 11Il libro dei Salmi parla di lui quando dice:
   La pietra che voi, costruttori,
   avete eliminato
   è diventata la pietra più importante.
   12Gesù Cristo, e nessun altro, può darci la salvezza: a questo mondo non ci è stato dato nessun altro uomo per mezzo del quale noi siamo destinati a essere salvati".
   13I membri del tribunale ebraico erano davvero stupiti dalla franchezza con la quale Pietro e Giovanni parlavano, tanto più che si trattava di persone molto semplici e senza cultura, e avevano dovuto riconoscere che erano stati seguaci di Gesù. 14In presenza di quell'uomo guarito, che stava accanto a loro, non sapevano che cosa dire.
   15Allora comandarono a Pietro e Giovanni di uscire dalla sala del tribunale e si misero a discutere tra di loro 16così: "Che cosa possiamo fare adesso con questi uomini? Ormai tutti gli abitanti di Gerusalemme sanno che essi hanno compiuto questo miracolo pubblicamente, e noi non possiamo certamente dire che non è vero. 17Tuttavia, dobbiamo proibire loro in modo assoluto di parlare nel nome di Gesù: così la notizia di questo miracolo non si diffonderà ancora di più fra la gente". 18Li fecero chiamare di nuovo e comandarono loro di non parlare assolutamente di Gesù e di non insegnare più nel suo nome.
   19Ma Pietro e Giovanni risposero: "Giudicate voi stessi che cosa è giusto davanti a Dio: dobbiamo ascoltare voi oppure dobbiamo ubbidire a Dio? 20Quanto a noi, non possiamo fare a meno di parlare di quelle cose che abbiamo visto e udito".
   21Quelli del tribunale li minacciarono di nuovo, poi li lasciarono andare liberi, perché non riuscivano a trovare un motivo per punirli. Avevano paura del popolo: tutti infatti ringraziavano ancora Dio per il miracolo che avevano fatto.
   22L'uomo che era stato miracolosamente guarito aveva più di quarant'anni.

         Come pregavano i primi cristiani

   23Pietro e Giovanni furono lasciati liberi, ritornarono dai loro compagni e raccontarono quello che avevano detto i capi dei sacerdoti e del popolo. 24Tutti ascoltarono; poi si riunirono a pregare Dio con queste parole: "O Dio, tu hai creato il cielo, la terra, il mare e tutto quello che essi contengono. 25Tu per mezzo dello Spirito Santo hai fatto dire a Davide, nostro padre e tuo servitore, queste parole profetiche:
   Perché i pagani si sono agitati con orgoglio?
   perché i popoli hanno fatto
   dei complotti inutili?
   26I re della terra si sono messi in stato di allarme,
   e i capi di eserciti si sono accordati tra di loro
   contro il Signore e contro il suo Messia.
   27"E davvero qui a Gerusalemme Erode e Ponzio Pilato si sono messi d'accordo con gli stranieri e con il popolo d'Israele contro il tuo santo servo Gesù, che tu hai scelto come Messia. 28"Così essi hanno eseguito quello che tu, o Signore, avevi deciso e stabilito. 29Ma ora, o Signore, guarda come ci minacciano e concedi a noi, tuoi servi, di poter annunziare la tua parola con grande coraggio. 30Fa' vedere la tua potenza e fa' in modo che avvengano ancora guarigioni, prodigi e miracoli, quando invochiamo Gesù, il tuo santo servo".
   31Appena ebbero finito di pregare, il luogo nel quale erano radunati tremò: lo Spirito Santo venne su ciascuno di loro, e cominciarono ad annunziare la parola di Dio con coraggio.

         I primi cristiani mettono in comune i loro beni
   32La comunità dei credenti viveva unanime e concorde, e quelli che possedevano qualcosa non lo consideravano come proprio, ma mettevano insieme tutto quello che avevano. 33Gli apostoli annunziavano con convinzione e con forza che il Signore Gesù era risuscitato. Dio li sosteneva con la sua grazia. 34Tra i credenti nessuno mancava del necessario, perché quelli che possedevano campi o case li vendevano, e i soldi ricavati li mettevano a disposizione di tutti: 35li consegnavano agli apostoli e poi venivano distribuiti a ciascuno secondo le sue necessità. 36Ad esempio: un certo Giuseppe, un levita nato a Cipro che gli apostoli chiamavano Bàrnaba (cioè uno che infonde coraggio), 37aveva un campo, lo vendette e portò i soldi agli apostoli.


 
 
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