Mottola - Inaugurazione panchina rossa - Aceb_PugliaBasilicata

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ANNO XI - Aggiornato al: 24 Marzo 2017
"Portate i pesi gli uni degli altri e adempirete così la legge di Cristo" (Galati 6:2)
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Mottola - 8 marzo - Inaugurazione panchina rossa
di Virginia Mariani
 
Mentre in 51 Paesi del mondo l’8 marzo si scioperava per “Non una di meno” con il nero e il fucsia di stilizzate matrioske,  a Mottola nel tardo pomeriggio è stata inaugurata la “panchina rossa”.
L’iniziativa di solito si svolge durante il 25 novembre, la Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne: da noi in quella data, durante una conferenza sul tema, chi scrive, presentando anche l’iniziativa di “Posto occupato”,  ha rinnovato la richiesta protocollata da più di un anno al Sindaco presente. Così nell’altra Giornata simbolo della lotta per i diritti delle donne, che dai media nazionali fino al sito del MIUR per le Pari Opportunità viene indicata come “Festa” (!), l’Amministrazione comunale con il LabUM (Laboratorio Urbano Mottola), Vento di Terra e il Centro antiviolenza di Massafra “Rompere il silenzio” ci hanno dato la possibilità, a partire appunto dall’adesione a questa iniziativa per sensibilizzare la cittadinanza alla violenza di genere, di incontrarci e riflettere sul femminicidio. Gli interventi hanno spaziato dall’uso che facciamo della lingua italiana e del linguaggio in genere fino all’ascolto della testimonianza vera di una donna vittima di violenza.
All’inaugurazione in una piccola ma centrale piazzetta del paese è seguita l’apertura della terza mostra fotografica “Le donne del paese”: un modo per ricordare i diritti ottenuti nel tempo e per testimoniare la volontà di continuare a lottare insieme, dalle piccole realtà locali sino a quelle più lontane geograficamente.
Dunque, dal percorso iniziato con Toponomastica femminile si prosegue con l’adesione a campagne di sensibilizzazione importanti che seppure nella loro simbolicità ci impegnano maggiormente nel cammino volto all’introspezione e alla valutazione dei nostri comportamenti e delle situazioni nelle quali viviamo, in famiglia sul luogo di lavoro e anche nelle chiese, quotidianamente: nel 2003 anche Mottola è stata protagonista di quello che allora si chiamava ancora uxoricidio.

 
 
 
 
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