TILC - 1^ tessalonicesi 1 - Aceb_PugliaBasilicata

Cerca
2006-2024  ANNO XVIII                12 Marzo 2024
"Portate i pesi gli uni degli altri e adempirete così la legge di Cristo" (Galati 6:2)
Vai ai contenuti

Menu principale:

N.T.


(Testo TILC)



Prima lettera ai Tessalonicesi, Cap.: 1 2 3 4 5



PRIMA LETTERA AI TESSALONICESI
Caratteristiche principali

Paolo rievoca ampiamente i momenti del suo incontro con i cristiani di Tessalonica e le vicende immediatamente successive. In questi ricordi egli trova motivo di gioia e di consolazione (cc. 1-2). Esprime insieme anche il desiderio di rivederli, per poter completare la loro formazione nella fede, forzatamente interrotta (3,9-10).
Il tema affrontato con maggiore urgenza è quello della condizione dei cristiani che sono morti. Paolo insegna che i morti non avranno alcuno svantaggio al momento del ritorno del Signore, perché allora essi risorgeranno e, insieme ai credenti ancora vivi, saliranno in corteo verso il cielo (4,13-18). Paolo non si oppone alla diffusa speranza che quell'avvenimento sia prossimo, anzi pare condividerla quando dice: "noi che siamo vivi e che saremo ancora in vita quando verrà il Signore..." (4,15; vedi anche 4,17). Comunque egli la ridimensiona, ricordando che quel giorno è imprevedibile perché verrà improvvisamente, come un ladro di notte (5,1-3).

      Primi lettori
Paolo aveva parlato di Gesù Cristo ai cittadini di Tessalonica (Atti 17,1-9) dopo aver lasciato la città di Filippi (Atti 16,31-40) a causa dell'ostilità degli Ebrei del posto. Dopo la partenza si era fermato prima a Berèa e poi ad Atene, da dove, molto preoccupato (2,17-3,5), aveva inviato Timòteo a Tessalonica per raccogliere informazioni sulla piccola comunità dei credenti in Cristo. Dopo il suo ritorno (3,6) Paolo è lieto di poter scrivere loro alcune pagine di istruzione ed esortazione, accompagnate da espressioni di affettuosa amicizia. Paolo conosce i problemi che preoccupano i Tessalonicesi perché gli sono stati riferiti da Timòteo.

      Autore
Possediamo indicazioni abbastanza precise circa l'origine di questa lettera, che è il più antico scritto di tutto il Nuovo Testamento. Nell'anno 50 o 51 d.C., durante il suo secondo viaggio missionario, Paolo visitò Tessalonica in compagnia di Silvano e Timòteo e qui egli annunziò il Vangelo durante alcune settimane. Subito si formò un gruppo di discepoli, ma ben presto gli Ebrei del posto si mostrarono ostili verso i nuovi predicatori e li costrinsero ad allontanarsi (Atti 17,1-10).
Qualche tempo più tardi, mentre si trovavano ad Atene, Paolo, molto preoccupato (2,17-3,5) inviò Timòteo a raccogliere informazioni su quella piccola comunità. Dopo il suo ritorno fu lieto di poter scrivere loro alcune pagine di istruzione e di esortazione.

      Schema
Le parti più tipiche di questa lettera di Paolo (i ricordi del tempo trascorso a Tessalonica e l'insegnamento sul giorno del Signore) sono intrecciate con elementi che ricorrono simili anche nelle altre lettere.

- Indirizzo, saluto, ringraziamento 1,1-10
- Ricordi, gioia, preghiera 2,1-3,13
- Esortazioni alla santità e all'amore 4,1-12
- Istruzione sul ritorno del Signore 4,13-5,3
- Esortazioni alla vigilanza e alla concordia 5,4-22
- Auguri e saluti 5,23-28


Capitolo 1
       

Saluto

1Paolo, Silvano e Timòteo scrivono alla chiesa di Tessalonica. A voi, che siete di Dio Padre e del Signore Gesù Cristo, noi auguriamo grazia e pace.


      Ringraziamento per la fede dei cristiani di Tessalonica
2Ringraziamo sempre Dio per tutti voi e vi ricordiamo nelle nostre preghiere. 3Quando siamo di fronte a Dio, nostro Padre, pensiamo continuamente alla vostra fede molto attiva, al vostro amore molto impegnato, alla vostra speranza fermamente rivolta verso Gesù Cristo, nostro Signore. 4Fratelli, Dio vi vuol bene; sappiamo vi ha scelti per farvi essere suoi. 5Infatti, quando vi abbiamo annunziato il messaggio del Vangelo, ciò non è avvenuto solo a parole, ma anche con la forza e l'aiuto dello Spirito Santo. Come ben sapete, abbiamo agito tra voi con profonda convinzione, e per il vostro bene.
6E voi avete seguito il nostro esempio e quello del Signore. Anche in mezzo a molte difficoltà, avete accolta la parola di Dio con la gioia che viene dallo Spirito Santo. 7Così siete diventati un esempio per i cristiani che vivono in Macedonia e in tutta la Grecia, 8tanto che la parola del Signore si diffonde dalla vostra comunità in tutte queste regioni. Anzi, la notizia della vostra fede in Dio va anche oltre, si diffonde dappertutto, di modo che noi non abbiamo più bisogno di parlarne. 9Parlando di noi, tutti raccontano come ci avete accolti quando siamo venuti in mezzo a voi, come vi siete allontanati dai falsi dèi per servire il Dio vivo e vero, 10e per aspettare che il Figlio di Dio venga dal cielo. Questo Figlio è Gesù; Dio lo ha risuscitato dalla morte. Egli è colui che ci libera dalla condanna di Dio ormai vicina.


Prima lettera ai Tessalonicesi, Cap.: 1 2 3 4 5


 
 
 
 
Torna ai contenuti | Torna al menu