TILC - LUCA 13 - Aceb_PugliaBasilicata

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2006-2024  ANNO XVIII                12 Marzo 2024
"Portate i pesi gli uni degli altri e adempirete così la legge di Cristo" (Galati 6:2)
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(Testo TILC)


Vangelo di Luca:

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VANGELO DI LUCA

Capitolo 13

Gesù riflette su fatti di cronaca
 1In quel momento si presentarono a Gesù alcuni uomini per riferirgli il fatto di quei Galilei che Pilato aveva fatto uccidere mentre stavano offrendo i loro sacrifici. 2Gesù disse loro: "Pensate voi che quei Galilei siano stati massacrati in questa maniera perché erano più peccatori di tutti gli altri Galilei? 3Vi assicuro che non è vero: anzi, se non cambierete vita, finirete tutti allo stesso modo. 4E quei diciotto che morirono schiacciati sotto la torre di Sìloe, pensate voi che fossero più colpevoli di tutti gli altri abitanti di Gerusalemme? 5Vi assicuro che non è vero: anzi, se non cambierete vita, finirete tutti allo stesso modo".

         Gesù narra la parabola del fico che non dà frutti
   6Poi Gesù raccontò loro questa parabola: "Un tale aveva piantato un albero di fico nella sua vigna. Un giorno andò nella vigna per cogliere alcuni fichi ma non ne trovò. 7Allora disse al contadino:
   - Sono già tre anni che vengo a cercare frutti su questo albero e non ne trovo. Taglialo! Perché deve occupare inutilmente il terreno?
   8Ma il contadino rispose:
   - Padrone, lascialo ancora per quest'anno! Voglio zappare bene la terra attorno a questa pianta e metterci il concime. 9Può darsi che il prossimo anno faccia frutti; se no, la farai tagliare".

         Gesù guarisce una donna di sabato

   10Una volta Gesù stava insegnando in una sinagoga ed era sabato. 11C'era anche una donna malata: da diciotto anni uno spirito maligno la teneva ricurva e non poteva in nessun modo stare dritta. 12Quando Gesù la vide, la chiamò e le disse: "Donna, ormai sei guarita dalla tua malattia". 13Posò le sue mani su di lei ed essa subito si raddrizzò e si mise a lodare Dio.
   14Ma il capo della sinagoga era indignato perché Gesù aveva fatto quella guarigione di sabato. Si rivolse alla folla e disse:
   - In una settimana ci sono sei giorni per lavorare: venite dunque a farvi guarire in un giorno di lavoro e non di sabato!
   15Ma il Signore gli rispose:
   - Siete ipocriti! Anche di sabato voi slegate il bue o l'asino dalla mangiatoia per portarli a bere, non è così? 16Ebbene, questa donna è discendente di Abramo; Satana la teneva legata da diciotto anni: non doveva dunque essere liberata dalla sua malattia, anche se oggi è sabato?
   17Mentre Gesù diceva queste cose, tutti i suoi avversari erano pieni di vergogna. La gente invece si rallegrava per tutte le cose meravigliose che Gesù faceva.

         La parabola del granello di senape e del lievito

         (vedi Matteo 13, 31-33; Marco 4, 30-32)
   18Gesù diceva: "A che cosa somiglia il regno di Dio? A che cosa lo posso paragonare? 19Esso è simile a un piccolo granello di senape che un uomo prese e seminò nel suo orto. Quel granello crebbe e diventò un albero, e gli uccelli vennero a fare il nido tra i suoi rami".
   20Gesù disse ancora: "A che cosa posso paragonare il regno di Dio? 21Esso è simile a un po' di lievito che una donna ha preso e messo in una grande quantità di farina: a un certo punto tutta la pasta è lievitata".

         La porta stretta
         (vedi Matteo 7,13-14.21-23; 8,11-12; 19,30; 25,10-12)
   22Gesù attraversava città e villaggi e insegnava; intanto andava verso Gerusalemme. 23Un tale gli domandò:
   - Signore, sono pochi quelli che si salvano?
   Gesù rispose:
   24- Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché vi assicuro che molti cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. 25Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta della sua casa, voi vi troverete chiusi fuori. Allora comincerete a picchiare alla porta dicendo: "Signore, aprici!", ma egli vi risponderà: "Non vi conosco. Di dove venite?". 26Allora voi direte: "Noi abbiamo mangiato e bevuto con te, e tu hai insegnato nelle nostre piazze". 27Alla fine egli vi dirà: "Non vi conosco. Da dove venite? Andate via da me, gente malvagia!". 28Piangerete e soffrirete molto, perché sarete cacciati via dal regno di Dio, ove ci sono Abramo, Isacco, Giacobbe e tutti i profeti. 29Verranno invece in molti dal nord e dal sud, dall'est e dall'ovest: parteciperanno tutti al banchetto nel regno di Dio. 30Ed ecco: alcuni di quelli che ora sono ultimi saranno primi, mentre altri che ora sono primi saranno ultimi.

         Gesù rimprovera la città di Gerusalemme

         (vedi Matteo 23, 37-39)
   31In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei e gli dissero:
   - Lascia questi luoghi e vattene altrove, perché Erode vuol farti uccidere.
   32Ma Gesù rispose:
   - Andate da quel volpone e ditegli: Ecco, io scaccio gli spiriti maligni e guarisco i malati oggi e domani, e il terzo giorno raggiungerò la mia mèta. 33Però oggi, domani e il giorno seguente io devo continuare il mio cammino, perché nessun profeta può morire fuori di Gerusalemme. 34Gerusalemme, Gerusalemme! tu che metti a morte i profeti e uccidi a colpi di pietra quelli che Dio ti manda! Quante volte ho voluto riunire i tuoi abitanti attorno a me, come una gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le sue ali. Ma voi non avete voluto! 35Ebbene, la vostra casa sarà abbandonata! Perciò io vi dico che non mi vedrete più fino a quando esclamerete:
   Benedetto colui che viene nel nome del Signore!

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