TILC - LUCA 23 - Aceb_PugliaBasilicata

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2006-2024  ANNO XVIII                12 Marzo 2024
"Portate i pesi gli uni degli altri e adempirete così la legge di Cristo" (Galati 6:2)
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(Testo TILC)


Vangelo di Luca:

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VANGELO DI LUCA
Capitolo 23

Gesù davanti a Pilato, governatore romano

(vedi Matteo 27,1-2.11-14; Marco 15,1-5; Giovanni 18,28-38)
 1Tutta quell'assemblea si alzò e condussero Gesù da Pilato. 2Là, cominciarono ad accusarlo: "Quest'uomo noi lo abbiamo trovato mentre metteva in agitazione la nostra gente: non vuole che si paghino le tasse all'imperatore romano e pretende di essere il Messia-re promesso da Dio".
   3Allora Pilato lo interrogò:
   - Sei tu il re dei Giudei?
   Gesù gli rispose:
   - Tu lo dici!
   4Pilato quindi si rivolse ai capi dei sacerdoti e alla folla e disse:
   - Io non trovo alcun motivo per condannare quest'uomo.
   5Ma quelli insistevano dicendo: "Egli crea disordine tra il popolo. Ha cominciato a diffondere le sue idee in Galilea; ora è arrivato fin qui e va predicando per tutta la Giudea".

         Gesù davanti a Erode
         (vedi Matteo 27,27-31; Marco 15,16-20; Giovanni 19,2-3)
   6Quando Pilato udì questa accusa domandò se quell'uomo era galileo. 7Venne così a sapere che Gesù apparteneva al territorio governato da Erode. In quei giorni anche Erode si trovava a Gerusalemme: perciò Pilato ordinò che Gesù fosse portato da lui.
   8Da molto tempo Erode desiderava vedere Gesù. Di lui aveva sentito dire molte cose e sperava di vederlo fare qualche miracolo. Perciò, quando vide Gesù davanti a sé, Erode fu molto contento. 9Lo interrogò con insistenza, ma Gesù non gli rispose nulla. 10Intanto i capi dei sacerdoti e i maestri della Legge che erano presenti lo accusavano con rabbia. 11Anche Erode, insieme con i suoi soldati, insultò Gesù. Per scherzo gli mise addosso una veste splendida e lo rimandò da Pilato. 12Erode e Pilato erano sempre stati nemici tra di loro: quel giorno invece diventarono amici.

         Gesù condannato a morte

         (vedi Matteo 27, 15-26; Marco 15, 6-15; Giovanni 18, 38-19, 16)
   13Pilato riunì i capi dei sacerdoti, altre autorità e il popolo, 14e disse loro:
   - Voi mi avete portato qui quest'uomo come uno che mette disordine fra il popolo. Ebbene, ho esaminato il suo caso pubblicamente davanti a voi. Voi lo accusate di molte colpe, ma io non lo trovo colpevole di nulla. 15Anche Erode è dello stesso parere: tant'è vero che lo ha rimandato da noi senza condannarlo. Dunque, quest'uomo non ha fatto nulla che meriti la morte. 16Perciò lo farò flagellare e poi lo lascerò libero. ( 17)
   18Ma tutti insieme si misero a gridare:
   - A morte quest'uomo! Vogliamo libero Barabba!
   19Barabba era stato messo in prigione perché aveva preso parte a una sommossa del popolo in città e aveva ucciso un uomo.
   20Pilato parlò di nuovo ai presenti perché voleva liberare Gesù. 21Ma essi gridavano ancora più forte:
   - In croce! In croce!
   22Per la terza volta Pilato dichiarò:
   - Ma che male ha fatto quest'uomo? Io non ho trovato in lui nessuna colpa che meriti la morte. Perciò lo farò frustare e poi lo lascerò libero.
   23Essi però insistevano a gran voce nel chiedere che Gesù venisse crocifisso. Le loro grida diventarono sempre più forti.
   24Alla fine Pilato decise di lasciar fare come volevano. 25Avevano chiesto la liberazione di Barabba, quello che era stato messo in prigione per sommossa e omicidio, e Pilato lo liberò. Invece consegnò loro Gesù perché ne facessero quello che volevano.

         Gesù sulla via del Calvario
         (vedi Matteo 27, 31-32; Marco 15, 20-21; Giovanni 19, 16-17)
   26Presero Gesù e lo portarono via. Lungo la strada, fermarono un certo Simone, originario di Cirène, che tornava dai campi. Gli caricarono sulle spalle la croce e lo costrinsero a portarla dietro a Gesù.
   27Erano in molti a seguire Gesù: una gran folla di popolo e un gruppo di donne che si battevano il petto e manifestavano il loro dolore per lui.
   28Gesù si voltò verso di loro e disse: "Donne di Gerusalemme, non piangete per me. Piangete piuttosto per voi e per i vostri figli. 29Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le donne che non possono avere bambini, quelle che non hanno mai avuto figli e quelle che non ne hanno mai allattato.
   30"Allora la gente comincerà a dire ai monti:
   "Franate su di noi"
   e alle colline: "Nascondeteci".
   31Perché se si tratta così il legno verde, che ne sarà di quello secco?".

         Gesù è inchiodato a una croce
         (vedi Matteo 27, 33-44; Marco 15, 22-32; Giovanni 19, 18-27)
   32Insieme con Gesù venivano condotti a morte anche due malfattori.
   33Quando furono arrivati sul posto detto "luogo del Cranio", prima crocifissero Gesù e poi i due malfattori: uno alla sua destra e l'altro alla sua sinistra.
   34Gesù diceva: "Padre, perdona loro perché non sanno quel che fanno". I soldati intanto si divisero le vesti di Gesù, tirandole a sorte.
   35La gente stava a guardare. I capi del popolo invece si facevano beffe di Gesù e gli dicevano: "Ha salvato tanti altri, ora salvi se stesso, se egli è veramente il Messia scelto da Dio". 36Anche i soldati lo schernivano: si avvicinavano a Gesù, gli davano da bere aceto 37e gli dicevano: "Se tu sei davvero il re dei Giudei salva te stesso!".
   38Sopra il capo di Gesù avevano messo un cartello con queste parole: "Quest'uomo è il re dei Giudei".

         La preghiera di un malfattore
   39I due malfattori intanto erano stati crocifissi con Gesù. Uno di loro, insultandolo, diceva:
   - Non sei tu il Messia? Salva te stesso e noi.
   40L'altro invece si mise a rimproverare il suo compagno e disse:
   - Tu che stai subendo la stessa condanna non hai proprio nessun timore di Dio? 41Per noi due è giusto scontare il castigo per ciò che abbiamo fatto, lui invece non ha fatto nulla di male.
   42Poi aggiunse:
   - Gesù, ricordati di me quando sarai nel tuo regno.
   43Gesù gli rispose:
   - Ti assicuro che oggi sarai con me in paradiso.

         Gesù muore
         (vedi Matteo 27, 45-56; Marco 15, 33-41; Giovanni 19, 28-30)
   44Verso mezzogiorno si fece buio per tutta la regione fino alle tre del pomeriggio. 45Il sole si oscurò e il grande velo appeso nel Tempio si squarciò a metà. 46Allora Gesù gridò a gran voce: "Padre, nelle tue mani affido la mia vita". Dopo queste parole morì.
   47L'ufficiale romano, vedendo quel che accadeva, rese gloria a Dio dicendo: "Egli era veramente un uomo giusto!". 48Anche quelli che erano venuti per vedere lo spettacolo, davanti a questi fatti se ne tornavano a casa battendosi il petto. 49Invece gli amici di Gesù e le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea se ne stavano ad una certa distanza e osservavano tutto quel che accadeva.

        Il corpo di Gesù è messo nella tomba
         (vedi Matteo 27,57-61; Marco 15,42-16,1; Giovanni 19,38-42)
   50- 51Vi era un certo Giuseppe originario di Arimatèa. Faceva parte anche del tribunale ebraico, ma non aveva approvato quel che gli altri consiglieri avevano deciso e fatto contro Gesù. Era uomo buono e giusto, e aspettava con fiducia il regno di Dio. 52Giuseppe dunque andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù. Lo depose dalla croce e lo avvolse in un lenzuolo. 53Infine lo mise in un sepolcro scavato nella roccia, dove nessuno era stato ancora deposto.
   54Era la vigilia del giorno di festa, già stava per cominciare il sabato. 55Le donne, che erano venute con Gesù fin dalla Galilea, avevano seguito Giuseppe. Videro la tomba e osservarono come veniva deposto il corpo di Gesù. 56Poi se ne tornarono a casa per preparare aromi e unguenti. Il giorno festivo lo trascorsero nel riposo, come prescrive la legge ebraica.


 
 
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